Reclamo per aumenti TIM, DAZN, SKY, Fastweb o altri fornitori digitali

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Gli aumenti ingiustificati per i servizi di telefonia, streaming e altri servizi digitali sono all’ordine del giorno. In molti pensano di non poterci fare niente ed accettano l’aumento allargando le braccia.

In questa guida vorremmo aiutarvi ad evitare questi aumenti o quanto meno assicurarvi che tutto è stato fatto secondo le regole, altrimenti provare a far rispettare i vostri diritti ed ottenere quanto meno dei bonus sconto, che possano in qualche modo affievolire gli aumenti. La maggior parte delle volte otterrete degli sconti che vi faranno guadagnare un pò di soldi.

Nel titolo abbiamo inserito gli operatori per cui su internet si cercano maggiori informazioni. Non che ce l’abbiamo in modo particolare con TIM, che oltre al servizio di telefonia fissa e mobile offre anche servizi di TV digitale con Timvision e ha diversi pacchetti con il servizio DAZN, che nell’ultimo periodo è in cima alle ricerche web per capire se gli aumenti DAZN Start e PLUS sono legittimi o meno. Lo stesso dicasi naturalmente per SKY e Fastweb. Potremmo elencare un pò tutti gli operatori digitali, anche perchè questa guida vale per tutti, ma ci dimenticheremmo sicuramente qualcuno.

Intanto è importante che gli aumenti siano comunicati all’utente nel modo giusto. Capita spesso infatti che tali aumenti vengano comunicati in un angolino della fattura e ciò non rispetta i diritti dell’utente. Una delle norme principali sull’argomento è il codice di Condotta Commerciale che ogni anno viene aggiornato da ARERA. Attualmente potete trovare qui il codice.

Pur riferendosi alla vendita di energia elettrica e gas naturale ai clienti finali, molti articoli vengono utilizzati anche per altri servizi, come ad esempio la vendita di servizi di telefonia o comunicazioni digitali, come servizi di streaming e simili.

Ad esempio, l’art. 13 del codice stabilisce che, in caso di aumenti stabiliti unilateralmente dal venditore, la comunicazione debba pervenire ai clienti finali con un preavviso non inferiore a 3 mesi rispetto alla decorrenza delle variazioni. Tale comunicazione deve contenere l’intestazione “Proposta di modifica unilaterale del contratto” e non può assolutamente essere inserita nel documento di fatturazione.

Non stiamo qui a spiegarvi tutti gli articoli del codice (vi raccomandiamo di leggere soprattutto l’art. 13 e l’art. 14), ma capirete che già solo ciò che vi abbiamo scritto sopra rende gli aumenti che vi sono stati applicati, molto probabilmente, illegittimi.

Cosa dovrete fare quindi? Innanzitutto un reclamo scritto al vostro fornitore. La procedura preferita è quella di inviare una PEC, così avrete una comunicazione dal valore di raccomandata con ricevuta di ritorno. Non possiamo qui elencarvi gli indirizzi PEC dei principali fornitori, ma vedrete che sarà semplice trovarli su internet.

Molto probabilmente, il fornitore vi risponderà picche, nel senso che dirà che ha agito correttamente. Non fermatevi, procedete con con l’esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione. Per quanto riguarda i servizi di telefonia e qualsiasi altro servizio relativo a comunicazioni digitali, l’ente giusto è AGCOM. Cercate Conciliaweb sul vostro motore di ricerca preferito, accedete con il vostro SPID, spiegate ciò che è accaduto, indicate perchè secondo voi gli aumenti sono illegittimi ed aprite il procedimento.

Il 99% delle volte il vostro fornitore vi proporrà un accordo, offrendovi uno sconto che andrà sicuramente a ridurre, se non annullare, gli aumenti che vi sono stati addebitati. Ritornate spesso a trovarci, vi indicheremo altri modi per ottenere degli sconti e risparmiare i vostri soldi.

di codice

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